PRODUZIONI

Metti un piede nel nostro mondo di spettacoli, animazioni e formazione

PRODUZIONI

Metti un piede nel nostro mondo di spettacoli, animazioni e formazione

Teatro urbano

Circondati da grandi abeti luminosi, avvolti dai suoni del bosco.. accolti da strane creature che con parole e ombre evocano le storie del bosco incantato.

Teatro – danza – gesto – musica – parola con una componente visiva di forte impatto. Un percorso in spazi aperti dove l’elasticità è anche mentale per superare confini, andare oltre la soglia e intraprendere un “viaggio” curioso e gioioso che coinvolge anche il pubblico.

Ispirati alla bellezza della natura e delle piante, i trampolieri Tasso e Rosaspina si muovono con eleganza e sobrietà tra il pubblico interagendo con le persone, dispensando petali e raccogliendo pensieri.

Figure enormi, colorate, si alzano in volo e dominano i cieli della città.

Lascia un desiderio e una paura prima di entrare nella Zucca gigante.. ad ascoltare storie di misteri, di streghe, di mostri!

Kay trafitto al cuore da una scheggia dello specchio fatato, viene rapito dalla Regine della neve e Gerda, sua amica, farà un lungo viaggio nel gelido inverno per ritrovarlo, difendendosi dall’attacco di giganti fiocchi di neve guerrieri dalle sembianze di orsi e serpenti.

Un attore e un musicista se ne vanno a spasso per la città con un carretto ricco di storie e altre sorprese.

Entriamo a piccoli passi dentro una tenda dove una sciamana del popolo dei Nenets ci accoglie e ci fa viaggiare nella tundra siberiana raccontandoci una storia accaduta molti anni fa… la storia di un orsa che aveva perso i suoi cuccioli a causa degli uomini, i quali per placare la sua collera gli affidarono il bambino più piccolo della tribù, Yan.

Sono viaggiatori leggeri, storie con le gambe lunghe che illuminano il cammino…
Sono sguardi dall’alto e là in alto puntano i nostri occhi, i nostri sogni e il nostro cuore di bambini tra sorrisi, stupore e un pizzico di invidia nel vederli muoversi in equilibrio e naturalezza, a metri da terra.

Teatro itinerante

Ispirati alla bellezza della natura e delle piante, i trampolieri Tasso e Rosaspina si muovono con eleganza e sobrietà tra il pubblico interagendo con le persone, dispensando petali e raccogliendo pensieri.

Una notte magica alla scoperta delle storie romantiche ispirata alla mitologia classica e alle leggende popolari per scoprire creature misteriose e sfuggenti, ascoltare suoni e canti suadenti.

Figure enormi, colorate, si alzano in volo e dominano i cieli della città.

Un attore e un musicista se ne vanno a spasso per la città con un carretto ricco di storie e altre sorprese.

Uno spettacolo in cui il pubblico si muove all’interno delle mura del castello seguendo gli attori tra arte, storia, congetture e misteri…

Sono viaggiatori leggeri, storie con le gambe lunghe che illuminano il cammino…
Sono sguardi dall’alto e là in alto puntano i nostri occhi, i nostri sogni e il nostro cuore di bambini tra sorrisi, stupore e un pizzico di invidia nel vederli muoversi in equilibrio e naturalezza, a metri da terra.

Teatro ragazzi

In una terra lontana, dentro una foresta sconosciuta, vive Bodo, un drago, l’ultimo della sua specie.
Bodo non è un drago qualsiasi, in vita sua non ha mai urlato con rabbia o soffiato fuoco: lui ama guardare le farfalle in volo, danzare e giocare con i pesci..

Un giorno Pico Pecora trova una bicicletta e decide di provare ad usarla. Così hanno inizio le sue avventure, che si dipanano tra i goffi tentativi di stare sulla bicicletta e i conflitti con il gregge che disapprova le sue scelte e lo allontana. Tra corse nella brughiera, belati, lupi.. Pico farà una imprevedibile scoperta..

Nella bottega di un rigattiere un narratore trova per caso una bella storia.. la storia di Verdescuro, Moltoverde, Verdementa, tre bellissimi amici Pini. I tre Pini vivono con apprensione l’arrivo del Natale perché in quel periodo incombono i cacciatori di “Abeti di Natale”. 

Gli animali, elefanti, tartarughe, giraffe… e persino topolini sognano di andare sulla luna, chi per scoprire che sapore abbia la luna, chi per vivere un’avventura speciale, osservando da lassù la Terra lontana.

Circondati da grandi abeti luminosi, avvolti dai suoni del bosco.. accolti da strane creature che con parole e ombre evocano le storie del bosco incantato.

Lascia un desiderio e una paura prima di entrare nella Zucca gigante.. ad ascoltare storie di misteri, di streghe, di mostri!

Kay trafitto al cuore da una scheggia dello specchio fatato, viene rapito dalla Regine della neve e Gerda, sua amica, farà un lungo viaggio nel gelido inverno per ritrovarlo, difendendosi dall’attacco di giganti fiocchi di neve guerrieri dalle sembianze di orsi e serpenti.

Due attori raccontano una storia per immagini.. utilizzando uno schermo elastico come oggetto espressivo. Tirando, spingendo, schiacciandosi con le parti del corpo, modellando un telo che prenderà forme stravaganti. Nasce così uno spettacolo fantastico di colore, musica e poesia.

Un attore e un musicista se ne vanno a spasso per la città con un carretto ricco di storie e altre sorprese.

Entriamo a piccoli passi dentro una tenda dove una sciamana del popolo dei Nenets ci accoglie e ci fa viaggiare nella tundra siberiana raccontandoci una storia accaduta molti anni fa… la storia di un orsa che aveva perso i suoi cuccioli a causa degli uomini, i quali per placare la sua collera gli affidarono il bambino più piccolo della tribù, Yan.

Musica dal vivo

Gli animali, elefanti, tartarughe, giraffe… e persino topolini sognano di andare sulla luna, chi per scoprire che sapore abbia la luna, chi per vivere un’avventura
speciale, osservando da lassù la Terra lontana.

Nella bottega di un rigattiere un narratore trova per caso una bella storia.. la storia di Verdescuro, Moltoverde, Verdementa, tre bellissimi amici Pini. I tre Pini vivono con apprensione l’arrivo del Natale perché in quel periodo incombono i cacciatori di “Abeti di Natale”. 

La storia di un pastore che trascorre gli ultimi cinquant’anni della sua vita a piantare cento alberi al giorno in una terra non sua, ma, che, a suo dire, stava morendo per mancanza di vegetazione. Lo fa gratuitamente, senza secondi fini, dimostrando che se vogliono “gli uomini possono essere efficaci quanto Dio, non solo nel distruggere”

Con l’apporto musicale della fisarmonica si ricreano le atmosfere sognanti e rarefatte che Calvino tratteggia nelle sue storie; ne risulta uno spettacolo adatto sia ad un pubblico di ragazzi che di adulti inclini ad una risata intelligente o disposti a riflettere sorridendo.

Sotto il Terzo Reich il jazz fu barbaramente osteggiato ma, a dispetto di Hitler e Goebbels, sopravvisse anche nell’inferno dei campi di sterminio.

Antonio Panciera fu senza dubbio una figura complessa e molto attiva. Potremmo definirlo con un paradosso: “un mite combattivo”. Questa pièce contempla i momenti più significativi della sua parabola di successo, che si concluse, dopo la fine della sua esperienza di patriarca, con un grande lavorio come cardinale per la ricucitura del famoso e annoso scisma papale.

Teatro nei luoghi

Una notte magica alla scoperta delle storie romantiche ispirata alla mitologia classica e alle leggende popolari per scoprire creature misteriose e sfuggenti, ascoltare suoni e canti suadenti.

Uno spettacolo in cui il pubblico si muove all’interno delle mura del castello seguendo gli attori tra arte, storia, congetture e misteri…

Letture sceniche

La storia di un pastore che trascorre gli ultimi cinquant’anni della sua vita a piantare cento alberi al giorno in una terra non sua, ma, che, a suo dire, stava morendo per mancanza di vegetazione. Lo fa gratuitamente, senza secondi fini, dimostrando che se vogliono “gli uomini possono essere efficaci quanto Dio, non solo nel distruggere”

Con l’apporto musicale della fisarmonica si ricreano le atmosfere sognanti e rarefatte che Calvino tratteggia nelle sue storie; ne risulta uno spettacolo adatto sia ad un pubblico di ragazzi che di adulti inclini ad una risata intelligente o disposti a riflettere sorridendo.

Sotto il Terzo Reich il jazz fu barbaramente osteggiato ma, a dispetto di Hitler e Goebbels, sopravvisse anche nell’inferno dei campi di sterminio.